Conoscenza e restauro degli intonaci e delle superfici murarie esterne di Venezia. Campionature, esemplificazioni, indirizzi di

Riferimento: 9788863364033

Editore: Il Prato
Autore: Doglioni Francesco, Scappin Luca, Squassina Angela, Trovò Francesco
In commercio dal: 05 Ottobre 2017
Pagine: 472 p., Libro in brossura
EAN: 9788863364033
45,00 €
Quantità
Non disponibile

Descrizione

Questo volume, vuole mettere a fuoco il tema delle superfici di intonaco e in laterizio a vista che, combinandosi tra loro, formano con la pietra le architetture dei fronti. Le quattro parti del libro, a questo scopo, intendono offrire una sequenza, logica e funzionale, dalla conoscenza all'intervento. La prima parte ha indagato i caratteri degli intonaci e delle murature a vista, portando a nuove acquisizioni e a un quadro di riferimento densamente esemplificato: ne emerge un tessuto di cultura figurativa e materiale che permette di meglio comprendere la ricchezza e l'articolazione storica e costruttiva che Venezia offre con questi suoi elementi. La seconda parte, dopo aver descritto il quadro normativo attuale e averne indicato le criticità, svolge riflessioni e affermazioni, sulle diverse componenti dell'immagine di Venezia e sul ruolo svolto dagli interventi sulle superfici nel suo permanere/mutare; propone infine criteri e indirizzi ai quali riferire gli interventi sulle superfici. La terza parte rilegge interventi realizzati negli ultimi decenni, non di rado di notevole pregio, ne analizza e compara le motivazioni, le modalità e gli esiti; la suddivisione in edifici con murature a vista o rifinite, in architetture a marmorino o cocciopesto, insieme alla fondamentale non categoria dell'edilizia minuta o composita (le altre case) mira a proporre una prima casistica tematica di riferimento. L'ultimo nucleo, riparte dalla conoscenza approfondita attraverso l'analisi chimica e petrografica di campioni significativi e propone un saper fare costruito sulla formulazione inversa delle malte di risarcimento e sulla realizzazione di campionature speculari agli esemplari antichi riconosciuti. Con contributi di: L. Bassotto, G. Berto, I. Cavaggioni, R. Codello, C. Ferro, M. Menaldo, F. Rizzi.