"L'incantatore" non è un romanzo storico: vi sono accenni alla mitologia norrena che servono da fondale alla storia narrata, mentre il buio di una notte di luna nera fa da palcoscenico all'avventura del protagonista. Non si tratta, qui, di un eroe classico, ma di un uomo semplice, capace di badare a se stesso, che viaggia, su un cavallo particolare, per trovare una nuova collocazione geografica alla sua esistenza, spostandosi dal freddo Nord verso un luogo più caldo, l'attuale Germania (nella quale per noi mediterranei non fa così tanto caldo, ma di sicuro meno freddo che in Norvegia). Nel suo viaggiare incontra un Monaco benedettino con cui ha un breve scambio di parole e, giunto infine là dove voleva arrivare, "inciampa" in una principessa che lo vuole per sé, poi incontra altre due donne, una giovane e una "vecchia" e, poi, c'è un ragazzo del nostro tempo che sogna un cavallo nero e una ragazza e, poi..,