Il mondo contadino dei paesi si presenta in città e, per un giorno, fa scuola. Insegna la fatica di coltivare cibi sani, insegna le mille incognite sui raccolti, insegna nei gesti delle mani la sapienza tramandata da generazioni. Ma racconta anche come si divertivano i nostri nonni (da bambini e da ragazzi), le innovazioni che hanno portato la modernità nelle campagne, la vita dei bottegai, degli artigiani, dei religiosi e dei notabili. Soprattutto, si raccolta ai fornelli, presentando i piatti della tradizione in un modo che bada solo alla sostanza e ben poco alla forma, come si conviene ad una tavola nata dalla povertà e dall'assoluta mancanza di spreco. Dal 1974 il Festival delle Sagre di Asti è questo: un grande affresco della storia astigiana da inizio Novecento al secondo Dopoguerra, con qualche escursione più vicina a noi come gli Anni Settanta.