"...Dobbiamo augurarci che - soprattutto attraverso la ricognizione delle sue carte personali e con mirata concentrazione di quanti hanno più condiviso la vita, la testimonianza, la sofferenza, i progetti, la linea pastorale di don Pietro - possa venire alla luce la figura di don Pietro parroco: un "Curato d'Ars", a fisionomia di Concilio Vaticano II, irrorato dal Vangelo. Proprio da questo cuore irrorato, "misteriosamente fecondo", direbbe Papa Francesco, sono scaturite realtà che, con fedeltà e meraviglia, il nostro autore Spaggiari descrive passo dopo passo, con nomi e cognomi, località, tappe e realizzazioni, crisi e difficoltà, comprensioni, dubbi e ostacoli. Di solito i parroci, anche i più fedeli, assomigliano più a traduttori/esecutori di sagge norme ecclesiastiche e realizzatori di regole pastorali oggettive e perduranti con poche variabili. È raro trovare dei parroci "fondatori". Don Pietro Margini ha incarnato questa duplice fisionomia: parroco - pastore e non fondatore solitario." (Dalla prefazione del Vescovo Rabitti)