Il libro in questione è un tomo suddiviso in due volumi, dedicato al Meridione, alla mitologia che gli appartiene relativa ai miti agrari e dei boschi, segue la paleontologia dalle origini della vita, sino allo sviluppo delle piante e degli animali superiori. Si prosegue con trattati di ecologia, i paesaggi italici, i parchi nazionali del Centro, del Sud Italia e delle Isole. Sono descritte piante, animali, funghi curiosi non perché commestibili o velenosi, ma semplicemente perché affascinanti. Non possono mancare la zoologia e i rapporti del bosco col pascolo, la transumanza, ecc. Guadagnano importanza le razze meridionali delle specie zootecniche maggiori e degli armenti, assieme alla vita dei pastori, alla poesia e alla fatica. Sono approfondite attentamente le piante medicinali, tessili, tintorie e persino le fibre animali come la lana e la seta e quindi la gelsi-bachi-coltura. Ma il bosco non è solo scienza e tecnica, o economia e tecnologia, esso è educazione e anima e quindi il cerchio sembra chiudersi e ricominciare d'accapo perché il libro spiega i rapporti dell'uomo e il bosco attraverso non solo i miti, ma anche attraverso la pedagogia, la psicologia e la psicanalisi. Prefazione di Roberto Longo.